Lo shock: dalle categorie alla diagnosi e al trattamento.

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Lo shock: dalle categorie alla diagnosi e al trattamento.

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Lo shock è una condizione medica critica caratterizzata da un insufficiente apporto di sangue ai tessuti del corpo, risultato di problemi con il sistema circolatorio. In particolare, è suddiviso in quattro tipi principali in base alla causa sottostante: ipovolemico, cardiogeno, ostruttivo e distributivo, e verranno approfonditi di seguito.
È interessante notare che negli Stati Uniti, circa 1,2 milioni di persone si presentano al pronto soccorso ogni anno con shock e il loro rischio di morte è compreso tra il 20 e il 50%. Questa statistica sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento efficace per prevenire l’insorgenza dello shock e le sue potenziali complicanze.

Analisi delle categorie di shock
1.Shock ipovolemico: deriva dalla perdita significativa di sangue o fluidi corporei, è causato principalmente da emorragie acute, gravi ustioni, e perdita di elettroliti e acqua in seguito a diarrea e vomito. Le conseguenze possono variare da sindrome da distress respiratorio acuto ad insufficienza d’organo diffusa e morte; sono comuni a qualunque tipo di shock.
2.Shock cardiogeno: si verifica quando il cuore non è in grado di pompare abbastanza sangue per soddisfare le esigenze del corpo, le cause principali sono l’infarto miocardico e l’insufficienza cardiaca in generale.
3.Shock ostruttivo: questo shock è causato da un blocco del flusso sanguigno all’interno dei vasi, le cause principali includono tamponamento cardiaco, embolia polmonare massiva, e tumori che esercitano pressione sul cuore e/o sui vasi sanguigni.
4.Shock distributivo: si verifica quando il sangue non circola efficacemente, causando un calo della pressione sanguigna. Le cause principali includono sepsi, sindrome infiammatoria sistemica, ed allergie.

Diagnosi e trattamento dello shock
La diagnosi dello shock è principalmente clinica, basata sui sintomi e sulla pressione arteriosa. I sintomi sono riconducibili all’assenza di perfusione efficace ai diversi organi, ed includono alterazione dello stato mentale, tachicardia, ipotensione ed oliguria. In alcuni casi, possono essere utili esami complementari per misurare i marcatori di ipoperfusione tissutale, come i lattati nel sangue.
Identificare la causa dello shock è fondamentale. Spesso, la causa può essere evidente o rapidamente riconosciuta basandosi sull’anamnesi e sull’esame obiettivo, cercando in prima analisi esiti di traumi, emorragie esterne ed interne, alterazioni della funzione cardiaca ed esiti di infezioni gastrointestinali.
Il trattamento dello shock si effettua con liquidi, compreso il sangue se necessario, correzione dello squilibrio di base e a volte con somministrazione di vasopressori. Nelle prime fasi della cura è fondamentale stabilizzare il paziente, garantendo una erfusione efficace agli organi nobili quali cervello e cuore. Successivamente, se non era facilmente identificabile, l’obiettivo è quello di eliminare la causa scatenante, quindi arrestare l’emorragia, rimuovere l’agente allergico, immobilizzare eventuali fratture ecc.
In conclusione, la diagnosi precoce e l’identificazione della causa dello shock sono fondamentali per un trattamento efficace. L’obiettivo principale del trattamento è ripristinare la perfusione tissutale e correggere le cause sottostanti dello shock. Bisogna sempre ricordare che lo shock ha una mortalità elevatissima e deve essere affrontato con la massima celerità.


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Febbraio 2024 © Italia Emergenza

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