La febbre in età pediatrica rappresenta una delle problematiche più comuni del contesto ambulatoriale e non. Questo fenomeno, spesso correlato ad infezioni virali o batteriche, può essere un indicatore di una serie di condizioni mediche, alcune delle quali potenzialmente gravi. Statisticamente, la febbre è la causa principale di consultazione pediatrica, con un’incidenza che varia dal 15% al 30% nelle visite. Nonostante la sua frequenza, la sua gestione rimane un argomento di dibattito tra i professionisti della salute.

Analisi delle cause di febbre nei bambini
Le cause della febbre in età pediatrica possono essere suddivise in base alla gravità.
Cause meno gravi: Le cause più comuni di febbre nei bambini sono le infezioni virali, come il raffreddore comune, l’influenza e la varicella. Queste condizioni sono generalmente autolimitanti e possono essere gestite con cure di supporto a casa.
Cause moderate: Alcune infezioni batteriche, come l’otite media, la faringite streptococcica e le infezioni del tratto urinario, possono causare febbre e richiedono spesso un trattamento con antibiotici da valutare con attenzione.
Cause gravi: Le cause gravi di febbre includono meningite, sepsi, polmonite e altre infezioni gravi che richiedono un trattamento immediato. Queste condizioni possono presentarsi con febbre alta e altri sintomi sistemici.
È importante notare che la gravità della febbre non corrisponde sempre alla gravità della malattia sottostante; infatti, alcune condizioni gravi possono presentarsi con febbre lieve, mentre alcune infezioni minori possono causare febbre alta. Pertanto, è fondamentale valutare ogni bambino febbrile in modo completo e individuale, cercando i segni secondari delle condizioni più temibili.

Le cause gravi in particolare
Meningite: Questa è un’infezione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale. I segni secondari possono includere rigidità del collo, mal di testa, sensibilità alla luce, nausea, vomito e alterazione dello stato di coscienza; tutti sintomi evidentemente meno semplici da riconoscere nel bambino rispetto all’adulto, ma con attenzione è possibile sospettarla.
Sepsi: Questa è una risposta sistemica a un’infezione che può portare a danni d’organo, i segni secondari possono includere febbre alta, tachicardia, tachipnea e alterazione dello stato mentale.
Polmonite: Questa è un’infezione dei polmoni che può causare febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie e dolore toracico. Nei bambini più piccoli, i sintomi possono essere meno specifici, come irritabilità o rifiuto del cibo.
Infezioni gravi del tratto urinario: Queste possono causare febbre alta, dolore addominale o lombare, e cambiamenti nella minzione. Nei bambini molto piccoli, i sintomi possono essere vaghi, come febbre senza fonte evidente.

Strategie pratiche per la gestione della febbre in età pediatrica
La gestione della febbre in età pediatrica richiede quindi un’attenta valutazione dei sintomi associati e dell’esame fisico. Ecco alcuni consigli pratici:
Quando preoccuparsi: Se il bambino ha febbre alta, sembra molto malato, ha difficoltà a respirare, ha un’eruzione cutanea non spiegata, o ha sintomi neurologici come rigidità del collo o alterazione dello stato di coscienza, è necessario eseguire accertamenti approfonditi rapidamente.
Uso di antibiotici: Gli antibiotici dovrebbero essere usati solo quando c’è una chiara indicazione di un’infezione batterica. L’uso inappropriato di antibiotici può portare alla resistenza ed alla tossicità, particolarmente rappresentata nella fase di crescita.
Statisticamente, la maggior parte delle febbri in età pediatrica sono causate da infezioni virali autolimitanti. Tuttavia, è fondamentale rimanere vigili per le potenziali cause gravi di febbre, poiché un riconoscimento e un trattamento tempestivi possono fare la differenza nella prognosi del bambino.

Febbraio 2024 © Italia Emergenza