Alcalosi metabolica.

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Alcalosi metabolica.

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L’alcalosi metabolica è un disturbo dell’equilibrio acido-base caratterizzato da un aumento del pH e dei bicarbonati nel sangue. Questa condizione è spesso associata a un compenso respiratorio che comporta un’ipoventilazione e un conseguente accumulo di anidride carbonica (CO2) nel sangue. In questo articolo, esamineremo la patogenesi, i sintomi e le modalità di diagnosi dell’alcalosi metabolica, con un focus sulla sua rilevanza nel contesto sanitario.

Patogenesi dell’alcalosi metabolica
Le cause dell’alcalosi metabolica possono essere suddivise in due categorie principali:
Aumento primitivo di bicarbonati: può derivare da fonti sia endogene che esogene, le endogene sono relative a disturbi metabolici, mentre le esogene ad un eccesso di assunzione di bicarbonati. In entrambi i casi, l’elevato livello di bicarbonati nel sangue porta a un aumento del pH.
Perdita di acidi: in questo caso, la condizione si sviluppa a seguito della perdita di acidi dal corpo, con conseguente aumento relativo dei bicarbonati. Tale aumento può verificarsi in seguito a fattori come il vomito prolungato, il ristagno gastrico e l’uso di diuretici.
Una nozione particolarmente rilevante è che nel 90% dei casi, l’alcalosi metabolica è causata da ipovolemia, che attiva il sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAA). Tale sistema trattiene sodio e acqua per ripristinare il volume ematico, con conseguente aumento dei bicarbonati. Invece, in casi di euvolemia, le cause possono includere l’iperaldosteronismo e l’eccessivo utilizzo di cortisonici.

Sintomi dell’alcalosi metabolica
I sintomi dell’alcalosi metabolica possono variare a seconda della gravità della condizione, ma ancor di più a seconda della velocità con cui essa si instaura. Infatti, essendo il sistema biologico un ambiente dinamico, alterazioni anche sensibili del pH che si verificano lentamente, possono permettere alle cellule di adattarsi non comportando quindi alcun sintomo per il paziente, al contrario di quanto accade a chi sperimenta modifiche anche minori nell’acidità sanguigna, ma repentine. In ogni caso, la principale sintomatologia presentata è la seguente:
-Ipoventilazione e sensazione di mancanza di respiro
-Parestesie, come formicolio o intorpidimento delle estremità
-Crampi muscolari
-Irritabilità e confusione mentale
-Nausea e vomito
-Palpitazioni o aritmie cardiache, specialmente in caso di deplezione di potassio e magnesio

Diagnosi dell’alcalosi metabolica
Per diagnosticare l’alcalosi metabolica, è necessario un’approfondita valutazione clinica e di laboratorio:
In primo luogo, è fondamentale la misurazione del pH e dei bicarbonati grazie ad un’emogasanalisi: un pH alcalino (superiore a 7,45) e un aumento dei bicarbonati confermano la diagnosi. In secondo luogo, è importante indagare le cause sottostanti; gli esami approfonditi possono includere test ormonali per rilevare l’iperaldosteronismo, nonché l’analisi delle secrezioni gastriche e l’uso di farmaci, come i cortisonici o i diuretici.
Un ulteriore fattore da valutare è il cloro urinario, infatti la sua rilevazione può aiutare a distinguere tra alcalosi cloro-responsiva e cloro-resistente. Un cloro urinario basso indica una perdita di cloro, mentre un cloro urinario alto suggerisce alcalosi cloro-resistente.

Trattamento dell’alcalosi metabolica
Il trattamento dell’alcalosi metabolica mira a correggere la causa sottostante, ma in generale si può dire che nelle forme cloro-responsive, è indicata la somministrazione di soluzione fisiologica per compensare le perdite di acidi, spesso dovute a vomito prolungato o uso di diuretici. Nelle forme cloro-resistenti invece, si punta a gestire le condizioni sottostanti come l’iperaldosteronismo o l’uso protratto di corticosteroidi. Inoltre, è fondamentale monitorare attentamente gli elettroliti, come il potassio, il magnesio e il calcio, per prevenire aritmie che possono insorgere in particolare a causa di trattamenti troppo aggressivi. La gestione appropriata dell’alcalosi metabolica è cruciale e deve essere fatta sempre in modo ponderato e controllato.


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Novembre 2023 © Italia Emergenza

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