La respirazione è un processo complesso e delicato che può essere influenzato da una serie di fattori. Quando questo processo viene alterato, può avere ripercussioni significative sulla salute e sul benessere generale.
In Italia, come in molti altri paesi, le alterazioni del respiro sono un problema di salute pubblica. Queste alterazioni possono essere causate da una serie di fattori, tra cui malattie respiratorie, inquinamento atmosferico, stili di vita non salutari e condizioni di salute preesistenti.
La frequenza respiratoria normale per un adulto sano a riposo varia tra i 16 e i 20 atti respiratori al minuto12. Tuttavia, questa frequenza può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui l’età, il sesso, lo sforzo fisico e lo stile di vita. Queste alterazioni del respiro possono manifestarsi in vari modi, divisi per semplicità in tachipnea (un aumento della frequenza respiratoria superiore a 20 atti al minuto) e bradipnea (una diminuzione della frequenza respiratoria inferiore a 12 atti al minuto).
Tachipnea: quando il respiro accelera
Esistono vari tipi di tachipnea, tra cui la tachipnea transitoria, la tachipnea iperventilatoria e la tachipnea compensatoria.
-La tachipnea transitoria è una condizione temporanea che può verificarsi a seguito di un esercizio fisico intenso o di un’emozione forte. Di solito, si risolve da sola senza necessità di trattamento ed è perfettamente fisiologica.
-La tachipnea con iperventilazione invece, è spesso associata a condizioni come l’ansia, il panico. In questi casi, la frequenza respiratoria aumenta in risposta a un aumento del metabolismo corporeo.
-La tachipnea compensatoria, infine, di maggiore interesse clinico, si verifica quando il corpo cerca di compensare un’eccessiva quantità di anidride carbonica nel sangue, come nel caso di una malattia polmonare cronica o di un’insufficienza cardiaca.
Le cause principali della tachipnea possono essere molteplici e includono malattie polmonari come la bronchite cronica e l’enfisema, malattie cardiache come l’insufficienza cardiaca, l’ansia e il panico, l’uso di farmaci stimolanti e l’ipossia, una condizione in cui non c’è abbastanza ossigeno disponibile per le cellule del corpo.
Le conseguenze della tachipnea possono variare a seconda della causa sottostante e della gravità della condizione. Possono includere affaticamento, difficoltà a parlare, vertigini, palpitazioni, dolore toracico e, nei casi più gravi, perdita di coscienza o arresto cardiaco.
Bradipnea: respiro lento ed egualmente pericoloso
Questa condizione può essere causata da una serie di fattori clinici, tra cui l’ipotiroidismo, lesioni encefaliche, l’uso di oppioidi e vari disturbi polmonari. L’ipotiroidismo, ad esempio, è una condizione in cui la ghiandola tiroidea non produce abbastanza ormoni tiroidei, influenzando il metabolismo e la capacità di respirare. Le lesioni cerebrali invece possono influenzare le aree del cervello che controllano la respirazione, portando a una diminuzione della frequenza respiratoria, situazione da sospettare ogni volta che ci si trovi di fronte a traumatizzati con bradipnea.
Gli oppioidi, una classe di farmaci utilizzati per gestire il dolore, possono influenzare i recettori degli oppioidi nel corpo, inclusi quelli che aiutano a regolare la respirazione. Infine, i disturbi polmonari come l’asma grave, la polmonite e la bronchite possono portare a una diminuzione della frequenza respiratoria per esaurimento muscolare o carbonarcosi.
Le conseguenze della bradipnea, come visto per la tachi-, possono variare a seconda della causa sottostante e della gravità della condizione, includendo vertigini, affaticamento, svenimenti, debolezza, mal di testa, dolori al petto e stati confusionali.
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